Una startup (o start up) innovativa è una società di capitali con sede legale in Italia o in un altro Paese dell’Unione Europea con oggetto esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
Cosa sono le startup?
Le startup innovative sono state introdotte in Italia con il Dl 179/2012, il cosiddetto “Decreto Crescita 2.0”, che nella sezione IX prevede la creazione di queste nuove società per favorire la crescita sostenibile, lo sviluppo tecnologico e l’occupazione. Come fine ultimo, le startup dovrebbero contribuire alla nascita di nuove forme imprenditoriali, ad attrarre talenti e nuovi capitali dall’estero.
La condizione necessaria per la creazione di una startup innovativa, per poter beneficiare di tutta una serie di agevolazioni fiscali, è l’iscrizione in una sezione speciale del Registro delle Imprese. Fra i benefici di cui godono le startup innovative troviamo:
- una gestione societaria flessibile;
- facilitazioni nell’accesso al credito bancario;
- incentivi fiscali;
- l’equitycrowdfunding;
- adempimenti burocratici e fiscali più snelli.
Le agevolazioni fiscali hanno durata di 5 anni. Notevoli bonus sono previsti anche nel campo delle assunzioni: una startup può assumere con contratti a tempo determinato della durata minima di 6 mesi fino a 36 mesi, con la possibilità di rinnovarli più volte, anche per periodi di breve durata. Dopo 36 mesi dall’inizio del contratto di lavoro, questo può essere ulteriormente prolungato di altri 12 mesi, dopodiché una persona potrà continuare a lavorare all’interno della startup solo se assunta a tempo indeterminato.
I vantaggi per le startup innovative
- Costituzione mediante modello standardizzato
La start up può costituirsi mediante un atto costitutivo standardizzato, tipizzato e con l’apposizione della firma digitale, semplificando enormemente le procedure burocratiche. Questo è un enorme vantaggio perché per la costituzione della società non servirà l’atto notarile, con i relativi costi.
Dal 20 luglio 2016 gli atti costitutivi devono essere redatti e sottoscritti mediante firma digitale utilizzando la piattaforma online startup.registroimprese.it. I soci possono sempre costituire la startup mediante atto pubblico. - Niente oneri per l’avvio dell’impresa
La startup è esentata dal pagamento delle imposte di bollo e dei diritti di segreteria che normalmente sarebbero dovuti per tutti gli adempimenti da effettuarsi presso il Registro delle imprese. Inoltre è esonerata dal pagamento del diritto annuale dovuto alla CCIAA. - Remunerazione di collaboratori e fornitori esterni
Le aziende innovative possono utilizzare stock option per remunerare ed incentivare dipendenti, amministratori, collaboratori e piani di work for equity per remunerare fornitori di servizi come ad esempio i commercialisti. In sostanza, il lavoro svolto viene ricompensato con quote o azioni della società, riducendo il carico finanziario e favorendo un maggior impegno lavorativo di fornitori e collaboratori. - Utilizzo del crowdfunding
Le startup possono dedicarsi alla raccolta di capitali mediante l’utilizzo di apposite piattaforme espressamente autorizzate dalla Consob. - Accesso al Fondo Centrale di Garanzia
Uno dei maggiori vantaggi di cui le aziende innovative godono è l’accesso diretto e gratuito al fondo governativo che concede garanzie sui prestiti erogati dalle banche. L’importo massimo garantito è di 2.5 milioni di euro e le garanzie offerte dal Fondo Centrale di Garanzia coprono fino all’80% del prestito bancario richiesto, mediante una procedura estremamente semplificata che velocizza l’istruttoria con un canale privilegiato d’accesso. - Supporto all’internazionalizzazione
L’ICE supporta le startup innovative nel processo di internazionalizzazione offrendo la propria assistenza in campo fiscale, contrattualistico, normativo e creditizio. Invita ed ospita le aziende ad alto valore tecnologico alle fiere internazionali e promuove l’incontro con potenziali investitori. - Incentivi fiscali per chi investe nelle startup
Le persone fisiche che investono i propri capitali in una startup godono di una detrazione Irpef al 19%. Le persone giuridiche usufruiscono invece di una deduzione al 20% dall’imponibile Ires. Queste aliquote sono maggiorate quando la persona fisica o giuridica investe in una start up che opera nel sociale o nel settore energetico: in questo caso le aliquote di detrazione passano rispettivamente al 25% e al 27%. - Niente fallimento
Le startup non sono soggette a fallimento né ad altre procedure concorsuali.
I requisiti per costituire una startup innovativa
- Deve essere una società di capitali di diritto italiano e svolgere attività d’impresa. La durata di una startup non può essere superiore a 60 mesi, calcolati dal momento della presentazione della domanda di costituzione.
- Non deve nascere a seguito di una fusione o di una scissione societaria, né costituirsi a seguito della cessione di azienda o di un ramo d’azienda.
- La sede principale deve essere in Italia, con filiali o sedi produttive nel territorio nazionale. Quindi la sede dei propri affari ed interessi deve essere in Italia, ove si svolgono le principali attività strategiche, amministrative e gestionali.
- Il bilancio approvato a partire dal secondo anno di attività deve certificare una produzione annua il cui valore non deve superare i 5 milioni di euro. Tale limite deve permanere per i 4 anni successivi al primo, cioè per tutto il periodo di tempo nel quale la società usufruisce delle agevolazioni.
- Dalla sua costituzione non ha distribuito utili, né distribuisce utili per tutta la durata del regime agevolato. Infatti, allo scopo di far crescere l’impresa mediante investimenti e di capitalizzarla, il legislatore ha previsto che gli utili debbano essere accantonati in bilancio.
- L’oggetto sociale deve essere lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto contenuto tecnologico.
Ci sono degli ulteriori requisiti alternativi che devono essere posseduti per l’iscrizione nel Registro delle Imprese. Risulta sufficiente possederne anche solo uno dei due:
- Le spese in ricerca e sviluppo devono essere almeno pari o superiori al 20% del maggior valore totale della produzione.
- L’impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in percentuale uguale o superiore ad 1/3 della forza lavoro complessiva, di personale in possesso del titolo di dottorato di ricerca o che stia svolgendo il dottorato di ricerca.