Nel proprio Curriculum Vitae, come è noto, si descrivono i lavori svolti e si mettono in buona luce le capacità professionali per dare un profilo il più completo possibile. Ma ogni persona è complessa e ha una serie di valori e di competenze che vanno al di là del lavoro, e comprendono anche doti comportamentali, competenze trasversali, capacità di gestire lo stress e di lavorare in gruppo. Tutte queste componenti più astratte e difficili da misurare sono dette Soft Skill. Sembrano secondarie, ma sono in realtà molto importanti e soprattutto si possono allenare e sviluppare con l’esperienza.
Cosa sono le Soft Skill
05Si definiscono “soft” per distinguerle dalle “hard skill”, le competenze più propriamente tecniche e professionali. Aggiungendo al CV le Soft Skill si ottiene un profilo formativo e professionale completo e interessante per i recruiter. Le Soft Skill sono capacità difficili da sviluppare rispetto alle altre, perché sono il risultato di esperienza diverse, del bagaglio culturale e di esperienze umane, del background socio-culturale di ognuno: insomma si compongono dei comportamenti e delle esperienze vissute, professionali e personali.
Spesso capita di leggere annunci che richiedono al candidato di avere determinate capacità che rientrano nelle Soft Skill e che è bene cercare di specificare nel CV. Allo stesso modo, nei colloqui è importanti far trapelare le Soft Skill anche portando esempi concreti di situazioni in cui si è dimostrato di possedere queste abilità.
Le Soft Skill più richieste
Tra le Soft Skill più richieste ricordiamo:
– autonomia: svolgere i compiti assegnati e il proprio ruolo senza il bisogno di una costante supervisione facendo ricorso alle proprie risorse con professionalità e competenza
– problem solving: trovare il modo migliore per sistemare criticità in maniera ottimizzando costi e risultati
– fiducia in se stessi: essere consapevoli dei propri mezzi e difendere le proprie idee al di là delle opinioni degli altri, chiaramente con rispetto per il prossimo
– capacità di adattarsi all’organizzazione e al contesto lavorativo: relazionarsi con colleghi e superiori, con clienti e collaboratori esterni
– resistenza allo stress: non per tutti è facile reagire positivamente alla pressione lavorativa mantenendo il controllo, rimanendo focalizzati sulle priorità in modo positivo e di non trasferire sui colleghi le proprie eventuali tensioni.
– capacità di pianificare ed organizzare: è la capacità di sapere riconoscere le priorità, la fattibilità nel realizzare idee, identificando obiettivi e urgenze e, in base al tempo a disposizione, pianificare il processo e organizzare le risorse.
– precisione: è l’attitudine ad essere accurati, diligenti ed attenti a ciò che si fa, curando i dettagli in funzione del risultato finale.
– imparare in modo costante: bisogna sapere riconoscere le proprie lacune e le eventuali competenze da rafforzare, attivandosi per acquisire e migliorare sempre più le proprie conoscenze e abilità.
– conseguire obiettivi: la capacità di ottenere gli obiettivi assegnati nei tempi preventivati
– gestire le informazioni e i dati in proprio possesso in modo propositivo
– avere spirito di iniziativa, sviluppando idee e progetti realizzabili
– capacità comunicative all’interno e all’esterno dell’azienda, sapere ascoltare e condividere in modo chiaro e sintetico informazioni
– team work: saper collaborare con altri in modo positivo e proficuo
– leadership: condurre e motivare un gruppo di lavoro concentrandosi sui risultati, creando fiducia e autorevolezza
Conclusione
Un consiglio è leggere con attenzione l’annuncio di lavoro individuando le Soft Skill richieste espressamente e quelle utili anche se non esplicitate. Le competenze trasversali si possono evidenziare nella lettera di presentazione in base alla job description e in fase di colloquio, come dicevamo, portando casi reali che testimonino le abilità richieste.