Lo scoppio della pandemia da Covid-19 ha avuto pesanti ricadute sul mercato del lavoro e ha sensibilmente modificato anche quelli che erano i suoi tradizionali assetti. Mentre alcuni mestieri sono entrati gravemente in crisi, stanno emergendo altre opportunità che porteranno nel 2021 alla creazione di migliaia di posti di lavoro inimmaginabili nell’era pre-Covid.
La crisi del lavoro generata dall’emergenza sanitaria
A causa del lockdown e dei reiterati blocchi periodici delle attività lavorative alcuni settori dell’economia, considerati non essenziali, sono entrati profondamente in crisi. Questa triste circostanza ha generato e continuerà a generare centinaia di migliaia di disoccupati, anche se attualmente il blocco dei licenziamenti ha mitigato gli effetti.
Ci riferiamo in particolar modo ai comparti del turismo, dell’ospitalità, delle convention, della ristorazione, dell’intrattenimento e della moda. Questi settori, a causa della crisi pandemica, hanno registrato una perdita occupazionale enorme in tutto a livello globale.
In controtendenza rispetto a quanto sta accadendo per i settori sopracitati, si stanno aprendo nell’immediato futuro nuove impensabili prospettive occupazionali, legate soprattutto allo sviluppo delle infrastrutture digitali che il Covid-19 sta imponendo, che ha portato ad un’accelerazione soprattutto in paesi come l’Italia, nei quali il digitale registra un notevole ritardo.
In generale, le prospettive per il mondo del lavoro nel 2021 saranno positive per i lavoratori impiegati nella trasformazione digitale, nel comparto dell’agroalimentare, delle costruzioni, per i freelance e per le persone disponibili a lavorare da remoto.
Prospettive non buone invece per il mondo dei quadri e dei consulenti, per quello legato ai viaggi, compresi i viaggi d’affari, gli eventi ed indotto compreso.
Introduzione dello smart working: le ripercussioni sul lavoro
A causa della pandemia, il modo di lavorare è profondamente cambiato nell’arco di pochi mesi con l’introduzione dello smart working per milioni di lavoratori. Chi si è adattato velocemente a questa nuova realtà ne ha tratto giovamento. Lavoratori ed imprese che invece non sono state pronte ad abbracciare il cambiamento sono state lasciate indietro o subiranno ripercussioni negative in termini di crescita ed espansione.
Un altro cambiamento ha interessato molte aziende, sia statali che private: il superamento dell’orario di lavoro causato del fatto che i lavoratori sono sempre online. Lo smart working da una parte ha salvato le imprese in un momento in cui non erano possibili i contatti sociali, dall’altra però ha alterato la cognizione del tempo da dedicare al lavoro.
Lo smart working quindi ha dimostrato di avere in sé tantissimi pro, sia per aziende che per lavoratori, ma non è da sottovalutare l’impatto sulla qualità della vita che alla lunga potrebbe risentirne.
La gig economy segna una crescita costante
Prospettive positive per il 2021 per la gig economy, una di quelle moderne forme in cui l’economia digitale si sta organizzando. Il lavoro sarà sempre più parcellizzato, condotto da piattaforme digitali in cui il lavoro dei freelance verrà organizzato e gestito in maniera molto simile a quello dei lavoratori dipendenti.
Grazie alla diffusione su larga scala di Internet, hanno preso piede i portali web e le applicazioni che mettono in contatto domanda ed offerta, venditore ed acquirente. Questo costituirà il nuovo modo di lavorare per tante persone.
Quali saranno le professioni più richieste nel 2021
I dati che emergono dal Sistema informativo Excelsior ci dicono che le migliori prospettive occupazionali si avranno nelle piccole e medie imprese, più capaci rispetto alle altre a rispondere alla crisi generata dalla Pandemia.
Ecco le 7 professioni più richieste in Italia nel prossimo 2021:
- Sviluppatori di applicazioni e software. Il web ha assunto un’importanza strategica grandissima, per tutte le organizzazioni. Ogni giorno c’è la necessità di sviluppare o migliorare nuovi software e nuove applicazioni sia per dispositivi mobile che per desktop.
- Social media manager e web marketing manager. Considerata l’importanza, per le imprese, di comunicare le proprie strategie, le attività, la propria immagine mediante i nuovi canali online ci aspettiamo una crescita delle professioni digitali. La comunicazione più efficace si è spostata ormai dai canali tradizionali come tv, carta stampata e radio, al web ed ai social media che registrano ogni giorno milioni di utenti grazie alla diffusione degli smartphone e della banda ultralarga. Serviranno professionisti esperti nella comunicazione digitale per veicolare contenuti, pubblicità e brand identity.
- Esperti di cyber security. Proprio perché il web è divenuto il principale strumento commerciale, la figura specializzata in cyber security sarà una delle più ricercate nel 2021. La sicurezza delle infrastrutture di rete, delle transazioni derivanti dal commercio elettronico, del traffico delle informazioni e dell’invulnerabilità dei sistemi dipenderà dalla professionalità e dalla preparazione di persone specializzate in questo specifico settore informatico.
- Addetti al controllo di qualità nell’agroalimentare. Nel comparto agro alimentare stiamo assistendo ad un incremento del fatturato per via della crescente attenzione dei consumatori alla propria salute e alla voglia di alimenti più sani. Tutte le figure professionali direttamente o indirettamente legate a questo settore saranno piuttosto ricercate, specialmente quelle addette al controllo di qualità.
- Addetti alle risorse umane. Al contrario di quanto si possa pensare, questa figura avrà sempre uno spazio importante all’interno delle organizzazioni. I rapporti fra le persone dipendenti di un’impresa o di un ente dovranno continuare ad essere gestiti con delicatezza e professionalità. Non si può ricorrere a software o a tecnologie capaci di sostituire la sensibilità e l’intelligenza umana nella selezione del personale.
- Professionisti della sanità. L’emergenza sanitaria ha fatto nascere l’esigenza generale di rafforzare il sistema sanitario nazionale. In particolar modo l’Italia, decimata negli ultimi anni da continui tagli al comparto sanitario, si è trovata in molti casi impreparata alla Pandemia. Medici, infermieri ed assistenti sanitari sono purtroppo ben al di sotto del numero necessario. Si prevede, quindi, una forte crescita nei lavori legati alla sanità.
- Addetti alla logistica ed al trasporto. Non potrebbe essere altrimenti considerato l’impulso fortissimo che il commercio elettronico ha avuto in questi mesi. Di recente lo stesso Amazon ha dovuto aprire nuovi depositi logistici per condurre le operazioni di consegna al fine di mantenere la stessa efficienza di sempre. Si prevede che il commercio online si espanderà ulteriormente nei prossimi anni e l’Italia avrà un più alto margine di crescita in questo comparto, visto il ritardo con il quale siamo arrivati rispetto ad altri Paesi europei. Serviranno quindi nuovi addetti alla logistica, autisti, laureati in ingegneria logistica ed in ingegneria gestionale.