Nuove tecnologie, rapidità nello scambio di informazioni e infinite possibilità, anche lavorative: la rivoluzione digitale avanza rapidamente e, se da una parte gli utenti finali sono agevolati, dall’altra per le aziende non è facile tenere il passo dell’inarrestabile marcia del progresso.
I lavori ICT – Information and Communications Technology – sono in rapida espansione e le aziende che operano nel ramo si trovano ad essere più che mai in cerca di professionisti adeguatamente formati: basti pensare che soltanto nel 2017 sono stati oltre 64mila gli annunci di lavoro nel digitale, il 7% in più rispetto al 2016 e ben il 50% in più rispetto al 2014. Non solo, si stimano 88mila nuovi posti di lavoro tra il 2018-2020.
Ma cosa si intende per lavori ICT, chi sono questi professionisti, cosa fanno e soprattutto come si formano?
Lavori ITC: professionalità e formazione flessibile
Sviluppatori, consulenti, analisti, specialisti dei dati e nella cybersecurity. Specialisti in cloud, specialisti dell’intelligenza artificiale e della robotica. E ancora esperti di web marketing e dei social media. L’impiego delle tecnologie più moderne richiede nuove competenze, un diverso modo di comunicare e pensare, e molta velocità, poiché è un mondo in continua trasformazione.
Una vera rivoluzione che ha investito anche il settore della Formazione che è chiamata ad offrire velocità e flessibilità nell’acquisizione delle competenze stesse, soprattutto per adattarsi al carattere mutevole e alla rapidità di evoluzione delle nuove tecnologie. Accanto ai percorsi di apprendimento più tradizionali – quali scuola, università e corsi di formazione –, si moltiplicano iniziative di formazione del personale direttamente in azienda, per consentire ai lavoratori di aggiornarsi, evitando così l’obsolescenza.
Le immatricolazioni ai percorsi universitari, che diventano sempre più specifici in area ICT, crescono di anno in anno: nel 2017 hanno registrato un +11%. Aumentano anche i corsi di specializzazione proposti sia da enti pubblici che privati e i moduli di aggiornamento erogati online, ad esempio tramite webinar: anche le modalità di acquisizione delle competenze si adattano dunque al carattere mutevole della trasformazione digitale e ne utilizzano i prodotti.
L’ITC punta sui nativi digitali
Competenze informatiche e flessibilità sono caratteristiche comuni ai giovani nati tra la metà degli anni Novanta e il 2010, i cosiddetti nativi digitali: la familiarità con le tecnologie che stanno trasformando il nostro modo di vivere, comunicare ed informarci li rendono candidati perfetti per i lavori ITC.
Numerosi i progetti portati avanti da enti e istituzioni con lo scopo di rendere più veloce e ampia la formazione nel settore ITC, con l’intento di creare nuove possibilità di occupazione e offrire risposta alle aziende che necessitano di queste figure professionali. Tra le diverse iniziative, vale la pena segnalare il progetto Crescere in Digitale, attuato da Unioncamere in collaborazione con Google e promosso dall’ANPAL (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro vigilata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) a valere sulle risorse del Programma Operativo Nazionale “Iniziativa Occupazione Giovani”. Si tratta di un corso di formazione online gratuito riservato agli iscritti a Garanzia Giovani, con l’obiettivo di fornire ai giovani le adeguate competenze digitali per migliorare la presenza online delle imprese. Il corso è seguito da un tirocinio formativo della durata di 6 mesi retribuito, interamente erogato attraverso le risorse di Garanzia Giovani.
Per saperne di più: http://www.crescereindigitale.it/il-progetto/.