Con la Pandemia è emersa l’esigenza di rilanciare il mondo del lavoro creando nuove opportunità con lo scopo di consentire alle aziende una ripresa delle loro attività. Con il Decreto Rilancio 2020 è stato istituito il Fondo Nuove competenze.
In cosa consiste il Fondo Nuove Competenze?
Il Fondo Nuove Competenze è uno strumento di politica attiva del lavoro. Esso mette a disposizione delle aziende le risorse finanziarie destinate alla formazione dei lavoratori a seguito di una rimodulazione dell’orario di lavoro. Ciò non comporta giustamente alcuna riduzione della loro retribuzione.
Le ore di lavoro vengono convertite in ore di formazione. Le aziende, in via preliminare, devono stipulare un accordo con le organizzazioni sindacali.
Dallo scorso 4 Novembre 2020 i datori di lavoro per accedere al contributo hanno presentato la domanda all’ANPAL, l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro.
Il fondo aveva una dotazione iniziale di 230 milioni di euro. Poi con il Decreto di Agosto 2020 sono stati aggiunti ulteriori 200 milioni di euro arrivando ad altri 300 milioni di euro per l’anno 2021.
Complessivamente il fondo nuove competenze ha una dotazione di ben 730 milioni di euro da destinare ai lavoratori che avranno l’opportunità di acquisire maggiori competenze.
Come funziona il Fondo Nuove Competenze?
Il Fondo permette alle aziende di rimodulare l’orario di lavoro per mutate esigenze produttive ed organizzative. In questo modo una parte dell’orario di lavoro viene impiegato per specifiche attività formative.
Questo strumento copre interamente i costi delle ore di lavoro rimodulate e destinate alla formazione, insieme ai contributi previdenziali ed assistenziali per i lavoratori da formare. Da questo deriva il fatto che il fondo non finanzia la formazione obbligatoria, come ha espressamente chiarito ANPAL.
Come già anticipato, per la rimodulazione degli orari di lavoro è espressamente richiesta la stipulazione di un accordo collettivo con i sindacati di categoria. È valida anche la convalida di una sola sigla sindacale, purché questa sia quella che rappresenti la maggioranza all’interno dell’azienda.
Una volta stipulato l’accordo, tutti i datori di lavoro possono presentare la domanda di contributo ad ANPAL.
Inizialmente il termine per la presentazione delle istanze era stato fissato al 31 dicembre 2020, poi con il nuovo Decreto approvato dal Ministero del Lavoro tale termine è stato spostato al 30 giugno 2021. Termine valido sia per la conclusione degli accordi sindacali che per la presentazione delle domande di contributo.
Le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di presentazione ad ANPAL, il quale definisce anche l’importo massimo erogabile per ogni singolo datore di lavoro, comprensivo sia del costo delle ore di formazione che dei contributi previdenziali ed assistenziali.
Il contributo viene erogato in due parti: una prima anticipazione del 70% ed un saldo finale. Dal momento in cui ANPAL approva la domanda di contributo, il datore di lavoro ha 90 giorni di tempo per concludere il percorso di formazione ai suoi dipendenti.
Nel caso in cui nel progetto formativo fossero coinvolti anche i fondi interprofessionali, il termine sarebbe di 120 giorni.
I destinatari del Fondo Nuove Competenze
Possono accedere al Fondo tutte le imprese ed i datori di lavoro privati con dipendenti, i quali hanno sottoscritto CCNL con associazioni di categoria e sindacati.
Anche i liberi professionisti possono accedere al fondo purché ci sia alla base un accordo a livello aziendale o territoriale per la rimodulazione dell’orario di lavoro.
I datori di lavoro devono siglare un accordo collettivo con i sindacati per la riduzione dell’orario di lavoro dei dipendenti, i quali partecipano a percorsi formativi necessari per l’ampliamento delle loro competenze.
Nell’istanza di richiesta del contributo, l’azienda deve allegare i seguenti documenti:
- Il progetto per lo sviluppo delle competenze
- L’accordo collettivo sottoscritto con i sindacati con il quale si procede con la rimodulazione dell’orario di lavoro
- Il numero totale dei lavoratori coinvolti nel programma di formazione
- Le ore di lavoro che sono convertite in ore di formazione
Il numero massimo di ore lavoro convertibili in ore di formazione è di 250 per ciascun dipendente.
Nell’accordo collettivo si devono indicare:
- I fabbisogni del datore di lavoro di nuove e maggiori competenze a seguito dell’introduzione di nuove tecnologie, nuovi processi organizzativi e di innovazioni di prodotto. Può essere individuata anche l’esigenza di sviluppare specifiche e differenti competenze aventi l’obiettivo di incrementare le possibilità occupazionali del lavoratore, in previsione di una sua ricollocazione in altra realtà lavorativa.
- La valutazione delle competenze attuali del lavoratore e dei suoi fabbisogni formativi.
Le attività formative possono essere erogate da:
- Tutti gli enti accreditati sia a livello regionale che nazionale
- Università statali e non statali
- Centri di ricerca
- Istituti tecnici ed Istituti di istruzione secondaria di secondo grado
- Centri per l’istruzione degli adulti
- Soggetti pubblici e privati che per statuto o istituzionalmente svolgono attività formative
La formazione può essere erogata anche dallo stesso datore di lavoro, ma quest’ultimo deve dimostrare di possedere i requisiti professionali, tecnici e fisici necessari.
Come presentare la domanda per accedere al Fondo?
Dal 18 gennaio 2021 i datori di lavoro che intendono usufruire del Fondo Nuove Competenze devono presentare la domanda di contributo esclusivamente mediante un servizio online che è stato recentemente attivato.
Per presentare la propria istanza è necessario accedere al portale MyAnpal utilizzando lo Spid. Da gennaio, quindi, questa procedura di presentazione sostituisce quella che prevedeva l’invio tramite Pec.
La domanda di contributo deve essere sottoscritta dal Legale rappresentante dell’azienda o da un suo delegato e deve essere presentata utilizzando la modulistica presente negli allegati pubblicati da ANPAL.
Nel caso di un gruppo societario, la domanda può essere presentata dalla società capogruppo.
Il contributo viene erogato con cadenza trimestrale dall’INPS, nel rispetto dei limiti di importo massimo erogabile stabiliti da ANPAL.
Il fondo nuove competenze accende i riflettori sull’importanza della formazione aziendale che aiuta le imprese ad essere competitive sul mercato e le proietta verso l’industria 4.0, sempre più orientata verso l’innovazione tecnologica.