“Stupire con effetti speciali” non è un’esclusiva del cinema hollywoodiano ma una pratica molto apprezzata e diffusa anche nelle produzioni cinematografiche italiane ed europee, ed è senza dubbio una delle attività più singolari e piene di fascino che si possano svolgere dietro le quinte nel mondo del cinema.
Gli effetti speciali sono le tecniche e i trucchi che vengono utilizzati nel cinema per simulare realtà ed eventi che non è possibile riprodurre in modo naturale. Le cause per le quali si ricorre all’uso della simulazione tramite gli effetti speciali possono essere: elevato pericolo dell’azione, come ad esempio crolli, esplosioni e sparatorie, costo economico proibitivo come può essere mettere in scena una grande battaglia con un numero enorme di comparse, oppure impossibilità oggettiva, come spesso accade per la realizzazione di fantasy e horror. In pratica sono tutte le parti di un film che non sono state realizzate attraverso una normale ripresa dal vivo. Attraverso gli effetti speciali gli spettatori possono avere l’illusione ottica e acustica che gli eventi riprodotti nel film siano accaduti veramente.
Fino a qualche decennio fa, gli effetti speciali venivano realizzati artigianalmente oppure venivano prodotti attraverso illusioni ottiche, negli anni Novanta l’avvento delle nuove tecnologie informatiche e grafiche ha aperto un infinito scenario di possibilità. Ecco le varie tipologie di effetti speciali:
– Effetti meccanici, ovvero tutto ciò che viene creato fisicamente sul set e azionato al momento opportuno. Sono i primi effetti speciali ad essere utilizzati nel cinema: la maggior parte di questi trucchi veniva già usata nel teatro.
– Effetti ottici, ovvero le manipolazioni all’interno della macchina da presa o i successivi trattamenti che possono essere fatti alle pellicole, come ad esempio la sovrimpressione e la dissolvenza.
– Effetti del montaggio: queste tecniche consistono nel far apparire o scomparire oggetti e personaggi all’interno di una scena e possono essere realizzate sostituendo frammenti di pellicola o fermando la macchina da presa e riprendendo le registrazioni a sostituzione avvenuta.
– Mascherini, che vengono sistemati all’interno della macchina da presa o davanti alla lente, per permettere di inquadrare volta per volta solo una parte della scena. Le tecniche fino ad adesso citate vengono utilizzate sin dagli albori del cinema.
– Grafica al computer: a partire dal controllo computerizzato della macchina da presa, passando per la correzione in digitale fino ad arrivare all’animazione computerizzata, le possibilità di elaborazione degli effetti e degli scenari sono praticamente infinite, e il settore tecnologico è in continua evoluzione, rendendo questo ambito particolarmente aperto alla sperimentazione.
Per diventare un tecnico degli effetti speciali è possibile frequentare apposite scuole e corsi professionali, come ad esempio a Roma presso l’Accademia Nazionale del Cinema (http://accademiadelcinema.it/lab/Master%20Lab%20Effetti%20Speciali/)