Lo abbiamo già detto e lo sappiamo tutti, il l’emergenza sanitaria per l’epidemia Covid-19 ha costretto tutti a cambiare stili di vita. Il mondo del lavoro è cambiato a propria volta anche i bandi nazionali ed europei sono mutati. Vediamo come in particolare come i bandi dell’UE sono cambiati a seguito dell’emergenza da Coronavirus.
I fondi europei e l’emergenza Coronavirus
La situazione è in continua evoluzione e cambia molto, oltre che di giorno in giorno, anche a seconda dei settori, del tipo di progetti e di cosa si intende per “fondi europei”.
Il Coronavirus e le misure restrittive adottate in tutti i paesi europei hanno portato le autorità di gestione dei programmi a spostare in avanti le scadenze di molti bandi. Questo allo scopo di:
• permettere ai soggetti proponenti di organizzarsi in termini logistici
• permettere ai soggetti proponenti di organizzarsi in termini concettuali
• permettere alle autorità di gestione di organizzarsi internamente:
Cosa fare durante l’emergenza Covid-19 per i bandi europei
È allora necessario sfruttare al meglio il tempo in più che viene concesso per rivedere la logica dei progetti che presentiamo alla luce della situazione europea e come è cambiata con il Covid-19: ad esempio andrà per forza previsto un maggior uso di tecnologie di comunicazione e di coworking a distanza, il così detto smart working, o una rivisitazione degli interventi per ridurre gli effetti sanitari e quelli economici, sociali ed educativi della crisi indotta dal Coronavirus. Sarà sicuramente un elemento importante nelle valutazioni dei progetti in corso e a venire.
Alcuni progetti sono stati posticipati o cancellati per difficoltà nel mantenere il contatto tra partner e con le autorità di gestione, necessità di rivedere le azioni previste sulla base di mutate condizioni di contesto. I siti web di riferimento e il contatto con i rispettivi referenti dovrebbero permettere di risolvere la maggior parte dei problemi, ma effetti negativi sono inevitabili per i progetti che prevedono spostamenti fisici di persone tra paesi europei e lo scambio di esperienze.
Occorre quindi essere flessibili e creativi: è in periodi come questo che nascono nuove soluzioni e nuovi modi di affrontare le difficoltà. I problemi del Covid-19 possono spingerci a vedere le cose da un punto di vista diverso. Inoltre, l’aumento del tempo trascorso online nella nostra vita lavorativa può (paradossalmente) portarci a esplorare realtà e a sviluppare contatti lontani dalle nostre reti abituali.
Nuove linee di finanziamento e bandi UE
L’UE ha messo a disposizione nuove linee di finanziamento e bandi specifici per il momento di emergenza. In alcuni casi sono finanziamenti e aiuti per le imprese a tasso zero o agevolato, utili per far fronte al periodo di difficoltà economica e alle relative ricadute occupazionali e sociali. Queste linee di finanziamento non richiedono l’elaborazione di un vero e proprio progetto. Altre invece vengono veicolate attraverso i Fondi Strutturali le relative autorità di gestione a livello di Stati Membri, che possono utilizzarle per azioni, iniziative e bandi di varia natura.
Altri finanziamenti sono disponibili a livello europeo attraverso bandi a gestione diretta espressamente dedicati all’emergenza Covid-19. Spesso sono concentrati su tematiche sanitarie e tecnologiche per la lotta al virus e alle forme di mitigazione necessarie per contrastarne gli effetti Una raccolta di bandi e opportunità dedicata al pubblico italiano viene realizzata dall’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (APRE). Ricordiamo infine i fondi resi disponibili da organizzazioni, associazioni, enti e fondazioni con vocazione filantropica o intenzionati a fornire il loro contributo nella lotta al virus. La provenienza di questi fondi è privata o pubblico-privata e può includere un cofinanziamento comunitario.
Le procedure possono essere molto varie, così come le fonti di informazione e di riferimento e per ogni caso è necessario fare riferimento ai portali web di competenza.