La fase di start-up è quella di avvio di un’attività imprenditoriale per la quale bisogna conoscere, oltre alle possibilità commerciali, anche i passaggi legali e burocratici. Ass.For.SEO accompagna gli allievi che intendono creare una propria impresa lungo il percorso lungo ma gratificante dell’autoimprendotoralità.
Autoimprendotoralità e Start-up: i primi passi
Scelta la forma giuridica e il regime contabile dell’impresa da creare, con l’eventuale supporto di un esperto commercialista, è necessario svolgere alcuni adempimenti come iscrizioni e comunicazioni obbligatorie. Alcuni di questi passaggi sono comuni a tutte le attività, altri invece sono specifici per determinate tipologie.
Cosa fare in concreto per avviare una propria attività
Dichiarazione d’inizio attività
Questa dichiarazione va effettuata all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dall’avvio dell’attività e consente di attribuire il numero di partita iva (Imposta sul Valore Aggiunto). La partita iva è il codice che identifica l’impresa ed è obbligatorio a fini fiscali.
Il sito dell’Agenzia delle Entrate mette a disposizione tutte le informazioni e il modello per la presentazione. Va individuato anche il codice ATECO che identifica con precisione quali attività può svolgere l’impresa.
Iscriversi all’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro)
Questo passo occorre per essere assicurati contro rischi di possibili infortuni sul lavoro e malattie professionali. Il pagamento dell’assicurazione è parte a carico del datore di lavoro e parte a carico del dipendente. Questa iscrizione esonera il datore di lavoro da responsabilità in caso di incidenti ed è obbligatoria per i datori di lavoro, per i dipendenti e parasubordinati che svolgono attività rischiose, e per gli associati in partecipazione e gli apprendisti. Il titolare unico di un’impresa commerciale non ha invece obbligo di iscrizione all’INAIL.
Iscrizione al Registro delle Imprese
Anche questa è obbligatoria e certifica l’esistenza dell’attività per avere valore giuridico. Va effettuata entro 30 giorni dall’inizio dell’attività presso una delle Camere di Commercio (CCIAA) del territorio, che possono fornire informazioni in merito. Il numero di iscrizione al Registro delle Imprese coincide con il Codice fiscale/partita IVA. Per i commercianti l’iscrizione al registro delle imprese comporta l’automatica iscrizione all’INPS.
Le imprese artigiane devono iscriversi all’Albo Provinciale delle Imprese Artigiane (A.I.A.).
Iscrizione all’INPS
Devono iscriversi all’INPS tutti i lavoratori, sia dipendenti che autonomi, a meno che non usufruiscano di iscrizioni previdenziali specifiche, come l’ENASARCO per i rappresentanti o le casse di previdenza per liberi professionisti.
Opportunità per le start-up
È utile conoscere e saper utilizzare tutti gli strumenti per avviare l’attività. Innanzitutto i servizi alle imprese che vengono forniti da strutture dedicate e possono aiutare a redigere un Business Plan; inoltre può essere utile consultare i siti web istituzionali che si occupano delle attività imprenditoriali, fonti sempre aggiornate per la ricerca di opportunità. Questi portali infine offrono supporto e agevolazioni nell’effettuare alcuni passaggi burocratici.
Licenze e Comunicazione Unica per start-up
Per avviare un’attività possono servire delle licenze o autorizzazioni da richiedere quando ci si iscrive al Registro delle Imprese. Per alcune professioni potrebbe essere necessaria una registrazione in un apposito albo o registro di categoria, consentita solo se per legge si è possesso di determinati requisiti. Questo è il caso delle attività regolamentate. In altre situazioni, come per i negozi, sono richieste autorizzazioni rilasciate da enti competenti come il Comune o la Regione.
Con una procedura telematica, ComUnica, si può effettuare la Comunicazione Unica per la pubblicità legale nel Registro delle Imprese, l’iscrizione all’Albo delle Imprese Artigiane e per i vari adempimenti fiscali, previdenziali e assicurativi.