Una volta si chiamavano Uffici di collocamento. Oggi i luoghi preposti alla prima accoglienza e all’orientamento del lavoratore, sia in cerca di primo impiego o di ricollocamento, è affidato ai Centri per l’impiego (CPI). Questi uffici sono strutture pubbliche gestite dalle amministrazioni locali, e rispondono alla necessità di far incontrare domanda e offerta di lavoro, come ideale sintesi tra i percorsi di istruzione, di formazione professionale e di apprendistato.
Servizi dei Centri dell’Impiego
I Centri per l’impiego forniscono informazioni sul lavoro, sulle opportunità di impiego, nonché sulle normative e sui percorsi formativi rivolti al primo inserimento lavorativo o alla riqualificazione professionale dei disoccupati per consentirne un reinserimento veloce. Il loro scopo è quello di stabilire una continuità tra formazione e lavoro, di aumentare la consapevolezza dei cittadini rispetto ai propri diritti e incentivare l’iniziativa individuale per l’inserimento professionale nel territorio.
L’iscrizione a un Centro per l’impiego offre l’opportunità di assunzioni agevolate, la possibilità di partecipare a bandi pubblici promossi dal CPI, di frequentare corsi di formazione professionale gratuiti, di richiedere l’indennità di disoccupazione.
I Centri per l’impiego offrono anche la possibilità candidarsi alle offerte di lavoro del collocamento obbligatorio, riservato a determinate categorie quali disabili, orfani (per causa di lavoro, di guerra o di servizio), profughi italiani rimpatriati, vittime del terrorismo.
Per coloro che ne fanno richiesta, il CPI fornisce il Certificato di disoccupazione, dove si attesta lo stato di disoccupazione, utile ad ottenere esenzioni e per registrare l’anzianità di iscrizione al CPI stesso.
I destinatari dell’azione svolta dai Centri per l’impiego
Le attività principali dei Centri dell’impiego sono rivolte a tutti i cittadini in cerca di occupazione o di opportunità formative: disoccupati, inoccupati o occupati che percepiscono un reddito basso, non soggetto ad imposizione fiscale. Vengono considerate prioritarie le azioni rivolte alle fasce più deboli, ossia donne, adulti disoccupati e immigrati.
L’età minima per iscriversi a un Centro per l’impiego è 16 anni, e per procedere è necessario aver assolto all’obbligo scolastico.
I Centri per l’impiego mettono inoltre a disposizione degli utenti un servizio di orientamento personalizzato che risponde alle esigenze dei singoli cittadini, anche attraverso la sottoscrizione di un Patto di Servizio e la definizione di un Piano di Azione Individuale (PAI).
Il Patto di Servizio è un accordo tra il Centro per l’Impiego e i suoi utenti. Consiste in un colloquio di orientamento, finalizzato a individuare le priorità da attuare per l’inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro. A conclusione del colloquio viene redatto il Piano di Azione Individuale.
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L’iscrizione ai Centri per l’impiego
Possono iscriversi a un Centro per l’impiego cittadini italiani, comunitari e stranieri regolarmente soggiornanti in Italia in cerca di occupazione. Non è obbligatorio iscriversi, ma solo l’iscrizione dà l’opportunità di usufruire dei servizi e dei benefici del CPI.
Per iscriversi, basta recarsi ad un CPI con un documento di identità, il codice fiscale e un elenco di titoli posseduti. I cittadini extracomunitari devono presentare copia del permesso di soggiorno valido o cedolino di rinnovo. Presso l’ufficio si compila una scheda anagrafico/professionale contenente dati personali, titoli di studio, eventuali esperienze lavorative, le proprie attitudini, predisposizioni ed esigenze, la disponibilità a turni, orari, trasferte e mobilità.
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