Fondo Nuove Competenze, le novità della seconda edizione

Nel panorama in continua evoluzione dell’occupazione e dell’economia, l’acquisizione e lo sviluppo delle competenze sono diventati elementi critici per il successo individuale e collettivo. Il “Fondo Nuove Competenze”, di cui abbiamo già parlato in un precedente articolo, rappresenta un importante sforzo per affrontare questa sfida, fornendo risorse e opportunità per consentire a individui e imprese di rimanere all’avanguardia in un mondo in costante cambiamento.

Scopriamo tutte le novità della seconda edizione di questo fondo pubblico cofinanziato dal Fondo sociale europeo.

Le novità della seconda edizione del Fondo Nuove Competenze

La seconda edizione del Fondo Nuove Competenze si presenta con nuove caratteristiche e miglioramenti progettati per rendere l’esperienza ancora più fruttuosa e adattabile alle esigenze emergenti.

Di seguito alcune delle novità principali della seconda edizione:

  • Personalizzazione dell’apprendimento. La seconda edizione si concentra sulla personalizzazione dell’apprendimento. Attraverso l’analisi dei dati e l’intelligenza artificiale, il programma è in grado di suggerire percorsi di apprendimento su misura per le esigenze e gli obiettivi di ciascun individuo.
  • Settori emergenti. Questa edizione include una maggiore enfasi sulla formazione per settori emergenti e in rapida crescita, come l’intelligenza artificiale, la sostenibilità ambientale, la cyber-security e la sanità digitale. Questo assicura che i partecipanti siano preparati per le opportunità di lavoro del futuro.
  • Corsi online e flessibilità. I corsi online saranno parte integrante del programma, consentendo ai partecipanti di apprendere comodamente da casa o da qualsiasi luogo. La flessibilità nell’accesso ai materiali di apprendimento consente a coloro che lavorano o hanno impegni familiari di partecipare senza dover sacrificare il proprio attuale stile di vita.
  • Collaborazione con l’industria. La seconda edizione del Fondo stabilisce partnership più strette con le aziende e l’industria, assicurando che i corsi siano allineati alle esigenze effettive del mercato del lavoro. Questa collaborazione aumenta le opportunità di inserimento lavorativo per i partecipanti una volta completata la formazione.
  • Supporto psicologico. Affrontare una transizione di carriera o l’acquisizione di nuove competenze può essere sfidante dal punto di vista emotivo. La nuova edizione del programma prevede quindi servizi di supporto psicologico per aiutare i partecipanti a gestire lo stress e l’ansia legati a questi cambiamenti.

Differenze tra la prima e la seconda edizione del Fondo

La sostanziale differenza rispetto alla prima edizione è che in questa seconda edizione del Fondo Nuove Competenze gli interventi sono quasi del tutto finalizzati a supportare le imprese ed i lavoratori ad affrontare le sfide delle transizioni ecologica e digitale, con tutti i cambiamenti che queste comportano.

Le finalità del Fondo Nuove Competenze

Le finalità del Fondo sono quelle di migliorare la qualità delle risorse umane, dando ai lavoratori del settore privato la possibilità di acquisire nuove competenze e di ampliare le proprie conoscenze in risposta ad un mercato del lavoro mutevole e sempre più competitivo.

Il Fondo Nuove Competenze supporta in questo modo le imprese ad adeguare i loro modelli organizzativi e produttivi nei contesti in cui la transizione digitale ed ecologica sono oramai una realtà. Inoltre, il Fondo sostiene i datori di lavoro nell’adeguare le competenze dei lavoratori sia a seguito della sottoscrizione di accordi finalizzati a progetti di investimento strategico, sia a seguito di ricorso al Fondo per il sostegno alla transizione industriale.

L’entità dei finanziamenti ammessi

Il Fondo Nuove Competenze rimborsa il costo delle ore lavoro destinate alla frequenza dei percorsi formativi nelle seguenti percentuali:

  • 100% dei contributi previdenziali;
  • 60% della retribuzione oraria;
  • 100% della retribuzione nel caso in cui gli accordi collettivi prevedano, oltre che la rimodulazione degli orari di lavoro per consentire la frequenza dei corsi di formazione, anche la riduzione del normale orario di lavoro, a parità di retribuzione complessiva, per tutti i lavoratori dell’azienda per almeno un triennio.

 

Solo nel caso in cui il datore di lavoro abbia richiesto una fideiussione bancaria oppure una polizza fideiussoria assicurativa, può essere rilasciata un’anticipazione del 40% del contributo ammesso.

A ciascuna istanza, inoltre, potrà essere erogato un contributo massimo non superiore a 10 milioni di euro.

Gli ambiti dell’attività formativa

I progetti formativi ammessi a finanziamento da parte del Fondo Nuove Competenze devono riguardare esclusivamente:

  • competenze digitali di base;
  • competenze digitali specialistiche;
  • competenze inerenti la transizione ecologica.

Il ruolo dell’Inps nel Fondo Nuove Competenze

L’Inps provvede ad effettuare le erogazioni nel rispetto dei limiti delle risorse stanziate, tenendo conto di quanto comunicato da ANPAL in base alle istruttorie condotte sulle domande, relative al numero di lavoratori coinvolti ed al numero di ore di formazione previste.

Certificazione delle competenze e qualità degli interventi formativi

Le ore di formazione non potranno essere erogate da personale interno, neanche se il datore di lavoro dimostra di avere in seno le risorse in possesso delle competenze tecniche e professionali necessarie. Pertanto, il datore di lavoro beneficiario del finanziamento non potrà essere contemporaneamente anche soggetto erogatore della formazione.

Proprio per garantire la massima qualità degli interventi formativi, nella seconda edizione del Fondo Nuove Competenze è anche previsto il coinvolgimento dei Fondi Interprofessionali assicurando una maggiore efficacia dei percorsi di formazione.

Al termine del percorso formativo deve essere obbligatoriamente rilasciata un’attestazione che certifichi, ai sensi del D. Lgs nr. 13 del 2013, le nuove competenze acquisite, nel rispetto delle linee guida rilasciate con decreto interministeriale del 5 gennaio 2021 inerente la certificazione delle competenze.