L’assegno di ricollocazione è un buono che viene destinato a un Centro per l’Impiego o a un ente accreditato ai servizi per il lavoro. Serve come supporto per assegnare un tutor dedicato a chi è disoccupato e sta cercando di ricollocarsi.
Che cos’è l’assegno di ricollocazione?
L’assegno di ricollocazione è un mezzo dedicato alle persone disoccupate che cercano di ricollocarsi nel mondo del lavoro. Non si tratta di una somma di denaro che viene erogata alla persona che cerca lavoro, ma è un buono (voucher) che viene destinata a un Centro per l’Impiego o a un ente accreditato ai servizi per il lavoro. Questa buono viene assegnato all’ente per assistere in maniera intensiva e mirata la persona che sta cercando di ricollocarsi.
L’assegno di ricollocazione viene concesso ai disoccupati per poter ricevere un servizio di assistenza mirato. In questo modo l’ente o il Centro per l’Impiego, indicato dal destinatario dell’assegno, può attuare un programma personalizzato di ricerca intensiva per trovare nuove opportunità di impiego adatte al profilo del candidato.
Cosa fa il tutor
La persona che riceve l’assegno di ricollocazione può scegliere in autonomia l’ente da cui farsi assistere. Il Centro per l’Impiego o l’operatore accreditato assegna un tutor che supporta la persona in cerca di lavoro. Viene seguito un iter personalizzato di ricerca intensiva per trovare nuove possibilità di impiego adatte al profilo. È importante notare che l’importo dell’assegno non viene consegnato alla persona disoccupata, ma all’ente che fornisce assistenza di ricollocazione e viene versato solo se la persona trova effettivamente lavoro. L’importo può arrivare a un massimo di 5000 Euro e parte da un minimo di 250 Euro. La cifra varia a seconda del tipo di contratto del nuovo lavoro e dal grado di difficoltà per ricollocare la persona. Il grado viene stabilito dal profilo di occupabilità.
Le tipologie di contratto per le quali viene assegnato il voucher sono il tempo indeterminato, compreso l’apprendistato, il tempo determinato, maggiore o uguale a 6 mesi (3 mesi per Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia).
Come richiedere l’assegno di ricollocazione
Dopo l’entrata in vigore del Decreto Legge 28 gennaio 2019 n. 4, pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 23 del 29 gennaio 2019, che istituisce il Reddito di cittadinanza, a partire dal 29 gennaio 2019 la funzionalità per richiedere nuovi assegni di ricollocazione per i lavoratori in NASpI disoccupati da almeno 4 mesi è stata disabilitata nel portale ANPAL. Secondo l’articolo 9 comma 7 del Decreto-legge fino al 31 dicembre 2021 è stata sospese l’erogazione dell’assegno di ricollocazione. Nel portale ANPAL si precisa che le prestazioni relative agli assegni di ricollocazione NASpI già in corso continueranno secondo le regole, le modalità operative e l’uso dei sistemi informativi.
Chi ha ricevuto comunicazione positiva a seguito delle verifiche amministrative effettuate tra il 1° luglio 2018 e il 28 gennaio 2019 può ancora presentare domanda.
L’assegno può essere richiesto tramite il Centro per l’Impiego. Gli operatori dei Centri per l’Impiego possono:
– inoltrare la domanda di assegno di ricollocazione per conto degli utenti;
– validare le domande:
– gestire le pratiche – questo nel caso in cui il Centro per l’Impiego o l’ente sia stato scelto come erogatore del servizio di assistenza intensiva.
Gli operatori degli enti accreditati ai servizi per il lavoro possono gestire le pratiche qualora l’agenzia sia stata scelta come erogatore del servizio di assistenza intensiva.
L’assegno di ricollocazione può essere richiesto anche rivolgendosi agli Istituti di Patronato convenzionati con ANPAL.