Un metodo formativo il cui fine ultimo è la crescita personale e professionale dei giovani, ispirato dal buon esempio tedesco dove gli studenti di ogni indirizzo trascorrono periodi presso imprese ed enti, entrando già da subito a stretto contatto con il mondo del lavoro: il sistema duale è una delle novità in campo formativo degli ultimi anni e le sue applicazioni sono strumenti facilitatori anche per le aziende che vi partecipano attivamente.
Cos’è il sistema duale?
Regolamentato a pieno titolo nel 2015, il sistema duale è un modello formativo che integra scuola e lavoro e coinvolge tutti gli studenti dell’ultimo triennio delle superiori, anche chi frequenta istituti non tecnici. Il sistema intende favorire il posizionamento dei giovani nel mondo del lavoro, mettendo in atto iniziative che promuovono l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, contrastando la dispersione scolastica e accorciando il divario di competenze tra istituzioni acquisite in contesti formativi e quelle specifiche richieste dalle imprese.
Non solo un intervento specifico, piuttosto un approccio generale verso la metodologia di transizione tra scuola e lavoro, che mira a consentire ai giovani di orientarsi nel mercato del lavoro, acquisire competenze spendibili e accorciare i tempi del passaggio tra scuola ed esperienza professionale, senza però dimenticare le conoscenze di base e l’accrescimento culturale. Non si impara soltanto un mestiere, infatti: il sistema intende fornire anche le competenze a tutto tondo, attuando modalità di apprendimento flessibili che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l’esperienza pratica.
Come viene messo in atto in Italia il sistema duale
Alternanza scuola-lavoro: resa obbligatoria dalla riforma del 2015 ed estesa ad ogni tipo di istituto, l’alternanza scuola-lavoro abbina alle ore di studio, regolarmente svolte in aula, altre ore trascorse all’interno delle aziende, in veri e propri contesti lavorativi.
Istruzione e formazione professionale (IeFP): l’istruzione e la formazione costituiscono un “diritto-dovere” sino al conseguimento di una qualifica di durata almeno triennale. La qualifica deve essere conseguita entro il diciottesimo anno di età e il diritto-dovere può essere assolto non solo nella tradizionale istruzione secondaria superiore (licei, istituti professionali, istituti tecnici), ma anche presso centri di formazione professionale accreditati dalle regioni oppure, dove previsto, presso gli Istituti professionali di Stato.
Impresa formativa simulata: è un’attività che consente ai ragazzi di vivere un’esperienza lavorativa e imprenditoriale simulata attraverso la creazione di un’azienda virtuale animata dagli studenti stessi, che svolge un’attività di mercato in rete (e-commerce) e che ha come modello di riferimento un’azienda reale.
Apprendistato: questa applicazione del sistema duale è un contratto di lavoro caratterizzato da un contenuto formativo:
il sistema prevede che i ragazzi dai 15 ai 25 anni possano conseguire qualsiasi titolo di studio di livello secondario superiore attraverso un contratto di apprendistato. Durante il periodo di apprendistato, che non può essere superiore ai tre o ai quattro anni a seconda del titolo di studio che si intende conseguire, il datore di lavoro è tenuto ad erogare la formazione adeguata al ruolo all’apprendista, il quale a sua volta è obbligato a seguire il percorso formativo designato.
Per le aziende che aderiscono attivamente all’apprendistato e all’alternanza scuola lavoro sono previsti sgravi fiscali e incentivi all’assunzione, oltre all’innegabile vantaggio di poter formare i giovani lavoratori con le competenze specifiche adeguate al lavoro che si svolge in azienda.